Impatto del COVID-19 sulla performance di un catalogo
La pandemia da COVID-19 ha inciso sulle royalties e sulla performance di alcuni cataloghi.
La pandemia da COVID-19 ha colpito in modo significativo l’industria musicale, come gran parte dei settori artistici e culturali: festival, concerti, tour e premiazioni sono stati cancellati o rinviati.
Sul fronte delle uscite, molti artisti hanno posticipato album e singoli per l’impossibilità di promuoverli dal vivo; inoltre, i tagli alla spesa pubblicitaria hanno pesato sull’intero comparto.
Conseguentemente, i ricavi da royalties dell'intero settore ne hanno risentito, soprattutto i ricavi derivanti dell’attività di concerti dal vivo. Al contrario, il consumo di musica registrata e lo streaming hanno mostrato risultati generalmente positivi.
Un catalogo può presentare rendimento rilevato negativo in un determinato periodo quando i flussi di royalties incassati risultano inferiori alle attese rispetto alla valutazione/prezzo del catalogo per quel riferimento temporale.
La valutazione del catalogo tiene conto della durata della quotazione dello stesso e di molteplici altri fattori quali:
- Storico delle royalties;
- Popolarità degli artisti e creatori inclusi;
- Pipeline e proiezioni di progetti futuri;
- Stime dei flussi di royalties attesi.
I rendimenti vengono letti in relazione alla valutazione del catalogo e ai flussi attesi del periodo, come possibile ritorno aggiuntivo.
Sebbene la valutazione guardi a orizzonti temporali più lunghi, singoli periodi possono collocarsi sotto le medie di lungo termine (come nel caso del rallentamento dovuto al COVID-19), producendo un rendimento negativo per quel periodo di riferimento.